martedì 1 aprile 2014

Linzer torte: come giocare con una crostata

Dopo quasi un anno di assenza, ritorno finalmente a pubblicare una ricetta!! 
Mi è tornata la vena creativa e l'ispirazione culinaria dei vecchi tempi e quindi
con la primavera ormai iniziata e prima di passare alle torte adatte alla stagione, ho provato questa crostata che ha il nome per le forme ma niente a che vedere con la frolla classica con cui fare le crostate classiche; qua si cambia registro, si entra in qualcosa che stupisce dalla preparazione fino all'assaggio!
Ma che cosa è la Linzer torte?? E' una torta di origine austriaca con un disegno a forma di reticolato come la crostata e che prende il nome dalla città di Linz; ingredienti semplici e gustosi e la variante è un impasto che andrebbe steso con il sac a poche (che questa volta non avevo e vi consiglio vivamente di utilizzarlo), il tutto ricoperto da marmellata di albicocche.. il primo pensiero che mi è venuto è stato di mangiare una specie di Sacher o qualcosa comunque molto simile, ma la consistenza e il sapore sono decisamente diversi grazie all'utilizzo di biscotti al cacao come base e l'aggiunta di nocciole che regalano un sapore unico che spazia tra un mega bacio di dama e una Sacher...insomma dovete provare a farla =)

 Gli ingredienti di questa torta sono:
  • 350 grammi di biscotti al cacao (io ho usato i Batticuori del Mulino Bianco)
  • 150 grammi di nocciole intere
  • 75 grammi di farina
  • 90 grami di zucchero semolato
  • 150 grammi di burro
  • 100 ml di latte
  • 20 grammi di fecola
  • 2 uova
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina 
  • Un vasetto quasi intero di Fior di Frutta Rigoni alle albicocche 

Come prima cosa prendiamo il burro a temperatura ambiente insieme allo zucchero e lo amalgamiamo (io ho usato la planetaria ma vanno bene le classiche fruste elettriche); aggiungiamo le uova e il latte e continuiamo a mescolare. A questo punto prendete le nocciole e fatele tostare leggermente, poi le tritate (vi consiglio insieme a un paio di biscotti al cioccolato per facilitare il procedimento); tritate i restanti biscotti e uniteli con le nocciole e la farina,fecola, vanillina e lievito che precedentemente avrete setacciati.

Tutto questo composto va messo nella planetaria con i precedenti impasti e quindi mescolato delicatamente (con la planetaria ho usato il gancio k a velocità 2 per circa due minuti); otterrete un impasto molto morbido, impossibile da maneggiare e qui entra il gioco il sac a poche..riempitela e andate a distribuire il composto su una tortiera da circa 24 cm di diametro che ho foderato con carta da forno. Tenete una parte dell'impasto che vi servirà per decorare la parte superiore della torta con il reticolato tipico della crostata, mentre con la maggior quantità dell'impasto formate una base e un cordolo lungo i lati della tortiera che vi servirà per fare il bordo più rialzato; versate al centro la marmellata di albicocche e coprite bene tuttala base tranne i bordi ( se la marmellata è troppo compatta come la mia, potete allungarla leggermente con un goccio di marsala secco). Terminate la torta riprendendo il sac a poche e facendo le righe sopra la crostata.
A quest punto il risultato dovrebbe essere questo... non vi dico quale fatica senza sac a poche ad aver fatto tutto a mano e infatti le righe sono proprio brutte brutte ma cucinare è anche divertirsi e sporcarsi le mano no??? =)


La nostra torta pronta per il forno



Scaldiamo il forno a 180 gradi e una volta caldo inforniamo la nostra torta per circa 40-50 minuti (controllate voi il colore che prende la torta e a seconda del forno decidete il giusto tempo di cottura).


Sfornata, l torta si presenta cosi con le righe molto ingrossate che vanno praticamente a coprire la marmellata



La torta appena sfornata
E per finire il tocco che cambia totalmente l'aspetto di questa torta che vi assicuro ha un odore spettacolare e a cui manca giusto quel pizzico di colore che dia risalto tra frolla e marmellata...zucchero a velo a pioggia e ecco il risultato finale!!!!!!


Pronta per essere mangiata!!


Che altro dire se non buon appetito e alla prossima!!!!!


P.s.  Un ringraziamento alla nostra scrittrice Monica per avermi "costretto" a pubblicare questa ricetta e un consiglio a visitare il suo blog " La bambina col cappotto azzurro-cielo"

domenica 16 giugno 2013

Crostata alla crema di fragole

Una grigliata a casa di amici e la richiesta di preparare un dolce...quale occasione migliore per dare sfogo alla fantasia e portare qualcosa di buono e diverso dal solito!
Complice l'arrivo (si spera) dell'estate con una splendida giornata calda in giardino, la mente è subito volata alla frutta di stagione in particolare le fragole, come poterne fare un dolce; lasciamo perdere la solita crostata coperta di frutta, sempre buona e gradita, ma  pensandoci e ripensandoci l'idea era sempre quella...ma la volevo diversa..stavolta speciale e rivoluzionaria! 
A loro piacciono il cioccolato in tutti i modi, le fragole e la vaniglia,quindi perchè  non tentare e mettere tutto assieme?? una follia bella e buona senza dubbio ma adesso l'idea è questa quindi ai fornelli e si parte! Facendo cosa?? Provando una crostata con la pasta frolla al cioccolato come base e come copertura un bel dilemma...massì proviamo a fare una crema di fragole e vaniglia, tentar non nuoce e i due sapori dovrebbero legare, in fondo nella crostata di solito faccio la crema alla vaniglia e sopra le fragole quindi unisco tutto e speriamo bene! =) E per concludere e non scontentare quelli che vogliono ancora cioccolato avendo paura di mangiarne poco, decorerò la torta con delle scagliette di cioccolato bianco! Vi piace?? a me stuzzica alquanto per cui bando alle ciance e vediamo cosa esce :)

Gli ingredienti  per la pasta frolla sono:
  • 350 grammi di farina 00
  • 100 grammi di zucchero a velo (non vanigliato)
  • 1 uovo intere più un tuorlo
  • 100 grammi di burro
  • un cucchiaino di lievito per dolci
  • 30 grammi di cacao amaro in polvere

A differenza della classica pasta frolla come vedete non ho messo la scorza del limone in quanto non si lega con il cioccolato amaro nell'impasto.

Gli ingredienti per la copertura invece sono:

  • 400 millilitri di latte
  • 500 grammi di fragole
  • 100 grammi di zucchero
  • 50 grammi di farina 00
  • 30 grammi di fecola di patate
  • 1 bacca di vaniglia
  • 50 grammi di cioccolato bianco
Inizio a preparare per prima la crema in modo da lasciarla poi raffreddare con calma. Nel bicchiere del frullatore ad immersione metto il latte, che ho lasciato precedentemente in frigo con la bacca di vaniglia per circa 30 minuti, insieme alle fragole pulite e tagliate, e frullo il tutto.


Prendo un pentolino nel quale mescolo la farina,la fecola e lo zucchero e verso poco alla volta il latte alle fragole evitando di fare grumi; a fuoco basso faccio sobbollire la crema sempre usando la frusta e dopo un 5-10 minuti è pronta per essere tolta dal fuoco e messa in un piatto a raffreddare.

La crema di fragole.

Preparo quindi la pasta frolla al cioccolato  mettendo in una ciotola il burro freddo con lo zucchero e mescolandolo andando ad unire le uova uno ad uno;   prendo quindi la farina, il cioccolato in polvere e il lievito li setaccio ed infine li incorporo al composto precedente,impastando velocemente in modo che l'impasto non si scaldi. Una volta ottenuto l'impasto lo avvolgo nella carta trasparente da cucina e lo lascio riposare in frigo un 45 minuti.

La pasta frolla al cioccolato.

 Passato questo tempo, prendo la pasta frolla e fodero una teglia che ho imburrato e infarinato.lasciando i bordi più alti e inforno a 160 gradi per 35 minuti coprendola con della carta da forno e dei legumi secchi escludendo i bordi in modo tale resti più morbida e non faccia la crosta.


La crostata prima della decorazione.


Cotta la crostata, aggiungo la crema alle fragole e il cioccolato bianco a scaglie.

La crostata pronta per essere servita.




Una volta terminata, la ho messa in frigo fino al momento di essere servita.
Il gusto è un insieme di gusti diversi in cui prevalgono il cioccolato e la crema alla fragola che ricorda il gusto del gelato artigianale!

Buon appetito!!!















martedì 4 giugno 2013

La torta di mele della domenica.

Domenica mattina e telefono che squilla...un invito dell'ultimo minuto e qualcosa da preparare per non andare a mani vuote. Il frigo non offre nulla di speciale se non burro,latte.uova e in giro per la cucina qualche mela renetta...ok siamo a giugno e sarà fuori stagione ma una torta di mele alla bella e buona la provo ad imbastire lo stesso e vediamo cosa ne esce..tempo a disposizione un'ora e 15 minuti...impresa impossibile?? :)

Le dosi degli ingredienti sono approssimative visto spesso mi regolo guardando la consistenza del composto prima di metterlo in forno ma in linea generale sono le seguenti:
  • 400 grammi di farina 00
  • 50 grammi di fecola di patate
  • 150 grammi di zucchero
  • 150 grammi di burro
  • 2 uova
  • 160 ml di latte
  • 1 bustina e mezza di lievito per dolci
  • succo d un limone per le mele
  • un bicchierino di marsala all'uovo

Come prima cosa ho pulito le mele, due le ho tagliate a dadini mentre le altre due a fettine sottili , in modo tale che le prime due verranno unite al composto e le restanti andranno messe sopra il composto nella tortiera  e le ho lasciate in una ciotola coperte dal succo di limone per non farle scurire.

Le mele tagliate

Come passo successivo ho iniziato il mio composto mettendo in una terrina lo zucchero, la farina e la fecola di patate setacciate, ho sciolto il burro e una volta pronto lo ho unito al composto insieme alle due uova, al latte e al marsala, amalgamando il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.( piccolo consiglio...se il composto risulta troppo duro aggiungere ancora del latte poco alla volta).
Ho aggiungo alla fine il lievito e le mele tagliate a dadini e ho acceso il forno elettrico a 180°.

Il composto terminato



Terminato il composto, ho imburrato e infarinato la mia tortiera versandocelo dentro, livellandolo per bene e andando a mettere sopra le restanti mele tagliate a fettine, cospargendole infine con un cucchiaio di zucchero semolato e qualche ricciolo di burro qua e la senza esagerare. Fino a questo punto ho impiegato quasi 20 minuti e quindi nella tabella di marcia! 


La torta prima della cottura


Dopo 45 minuti la mia torta di mele è pronta per essere sfornata e lasciata raffreddare...un risultato migliore delle mie più rosee aspettative, quasi una torta da colazione bella alta e soffice, piaciuta proprio a tutti...speriamo anche a voi!! :)

La mia torta di mele pronta
Buon dolce a tutti!!!




venerdì 31 maggio 2013

Oggi parliamo di.... funghi!

La mia Liguria,

terra magica schiacciata tra il mare e le colline, ricca di profumi, colori e sapori che  fanno incantare i sensi.
Una forte tradizione marinara con ricette a base di pescato, dici Liguria e la mente corre subito al cappon magro, alla buridda e alle acciughe ripiene  ma troppo spesso ci si dimentica delle nostre colline che hanno sfamato per moltissimo tempo la gente di campagna che ci viveva e i viaggiatori che dai porti liguri andavano verso il nord Italia ed Europa. Da li sono nati piatti nati inizialmente da tutti i giorni, a volte l'unica fonte di cibo reperibile e diventati  prelibatezze ricercate; castagne,erbe selvatiche e in particolare il tema di oggi...i funghi. 

Boletus Edulis


Strano a dirsi ma la Liguria è patria di questo ingrediente che è apprezzato e desiderato da tutti.
Ma perchè oggi parlo di funghi? potrei dire sia una lunga storia...lunghissima..da ben 27 anni ormai sono un cercatore di funghi..fin dall'età di 3 anni i miei genitori mi hanno sempre portato per boschi ed ormai è diventata una mania bella ma soprattutto buona! Immaginate l'emozione di trovarvi di fronte ad uno spettacolo della natura...scovare i funghi nel bosco e la soddisfazione di tornare a casa con il "cavagno" pieno di funghi ma anche rischiare di prendere "cappotto" dopo aver camminato tutto il giorno e restarne delusi. 

Un'ottima giornata!


I funghi migliori?? beh senza dubbio i porcini, il Boletus aereus (il "nero"),decisamente il migliore come sapore e consistenza, il Boletus edulis (il bertone), autunnale con meno sapore e l'Amanita cesarea (ovolo buono), il top dei funghi specie crudo ma occhio a saperlo raccogliere..confondersi è nulla e le conseguenze possono essere letali: altri tipi di fungo che raccolgo e trovo buoni ma di qualità inferiore ai precedenti sono le Macrolepiota procera (le mazze di tamburo) e alcuni tipi commestibili di Russula (le colombine) che però bisogna saper ben distinguere da quelle non commestibili.

Ed adesso veniamo al bello...è un blog di cucina e sicuramente vi stavate già chiedendo come mai non avessi ancora parlato di ricette..tranquilli nessuna paura!!

Come cucino i  funghi? Possono essere fatti in mille modi e mettermi qua a fare una lista o spiegarvi tutte le mie ricette sarebbe da starci fino a domani; dall'antipasto con insalatina di ovoli e porcini crudi conditi con olio e sale semplici semplici, ai primi con il  più classico dei risotti fino a sughi sia di soli  funghi freschi e secchi o con  varianti molto gustose come con la salsiccia, secondi a base sia di carne che di pesce giusto per restare in tema di mare e monti. Se devo essere proprio sincero meglio dei porcini cotti da soli non c'è niente!! Un funghetto con le patate o impanati e fritti..l'apice del piacere culinario,la semplicità degli ingredienti e della cottura sono impagabili..alla faccia della cucina troppo elaborata!

Vi lascio con una ricetta semplice e molto veloce di un funghetto con le patate...eh si non sempre ho il tempo di passare ore il cucina ma con ciò non rinuncio ai miei piccoli peccati di gola; potete mangiarlo da solo o usarlo come contorno ad un secondo preferibilmente di carne,magari una costata ai ferri.

Gli ingredienti sono:
  • 3 funghi porcini di medie dimensioni
  • 2 patate
  • 2 spicchi di aglio
  • un ricciolo di burro
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale q.b.
Inizio a pulire i funghi e tagliarli a fettine molto sottili, dopo di che prendendo una padella, metto il ricciolo di burro,l'olio e gli spicchi di aglio sul fuoco; appena l'aglio inizia a soffriggere metto i funghi e copro con un coperchio a fiamma media stando attento che non si attacchino. Nel frattempo pelo le patate ed allo stesso modo dei funghi le taglio a fettine sottili. 

Il funghetto in cottura

Dopo 5 minuti, quando i funghi avranno iniziato a dare l'acqua, aggiungo le patate con un pizzico di sale e ricopro lasciando cuocere il tutto per altri 5 minuti controllando sempre che non restino senza liquido,in quel caso aggiun
go un pò di acqua finchè le patate non saranno cotte ed allora il piatto sarà pronto per essere gustato!

A presto con altre ricette di funghi..sperando che quest'anno sia un'annata come quella passata!! =)









lunedì 27 maggio 2013

La pizza fatta in casa come in pizzeria.




Chi di voi non ha mai desiderato la pizza come in pizzeria preparandola con le proprie mani in casa???
secondo voi fare la pizza è così facile, semplicemente mischiando farina,lievito,sale ed acqua? Proprio no!
La cucina è passione e divertimento ma anche tecnica...ebbene si, senza di essa non si va da nessuna parte o meglio la delusione per un impasto non lievitato o una pizza più sottile di una sogliola è sempre dietro l'angolo.
La giusta scelta della farina, la quantità di lievito affinchè l'impasto gonfi ma non prenda quell'odioso gusto,il sale, quanta acqua usare per non avere un impasto ne duro come un mattone e nemmeno mollo che ti si attacca alle mani, il tempo di lievitazione, la cottura...mamma mia quanto ho sbagliato!! 
Prova e riprova cambiando le dosi, le proporzioni, anche buttando via l'impasto qualche volta..anche questo è il bello del cimentarsi in cucina e alla fine conquistare l'ambito premio di vedere parenti e amici con le bocche piene e calare in silenzio in tavola! 
Questa ricetta che ho affinato voglio condividerla con voi, ringraziando Michela, con la quale ho scambiato consigli, suggerimenti e molte molte pizze; la preparazione va fatta alla mattina per una pizza cotta di sera.
Gli ingredienti per la dose che faccio di solito in casa per 4 persone di buono stomaco sono:
  •  400 grammi di farina 0 (manitoba)
  • 100 grammi di farina 00
  • 260 grammi di acqua a temperatura ambiente (non serve scaldarla)
  • 10 grammi di sale
  • 3 grammi di lievito in cubetto (non ho scritto male sono proprio 3 grammi e basta!)
  • olio di oliva (a volte o uso a volte no.. è facoltativo uno o due cucchiai nell'impasto) 
Per non sporcare troppo in casa (o mia madre è la volta buona mi fa secco anche se poi si divora tutta la pizza) e non avendo l'impastatrice, metto le due farine setacciate in una pentola grande che userò poi anche per far lievitare l'impasto, preparo due bicchieri con circa 60 grammi di acqua ciascuno presa dai 260 totali, in uno sciolgo il lievito e nell'altro il sale. Unisco alle farine l'acqua con il lievito e la restante acqua liscia (140 grammi) e inizio ad impastare e dopo poco unisco la restante acqua con il sale in modo che il sale non venga a contatto con il lievito sennò addio lievitazione! Ottenuto un impasto omogeneo, lo metto sul tavolo della cucina infarinato e lo lavoro a mano per un dieci minuti..mi raccomando è fondamentale questo passaggio per  
rendere l'impasto liscio e favorire la successiva lievitazione. A questo punto prendo l' impasto, lo risistemo nella pentola e copro con un canovaccio che ho bagnato,strizzato e lasciato bello umido.Metto in forno spento e per 7- 8 ore mi dimentico che esista =) 

L'Impasto appena lavorato



Dopo 8 ore prendo la pentola dal forno e questo è il risultato: l'impasto è quasi triplicato,bello gonfio e pieno di aria..la farina manitoba ricca di glutine trattiene l'anidride carbonica della lievitazione e forma una bellissima alveolatura.
L'Impasto dopo 8 ore

Tiro fuori l'impasto e lo sgonfio reimpastandolo appena per poter ridare ai lieviti il giusto nutrimento; questa operazione va fatta due-tre ore prima di infornare la pizza. Rimetto l'impasto nella pentola,ricopro con il canovaccio e lascio riposare un'altra ora abbondante e vedrete che continua a lievitare di nuovo.

Passato il tempo necessario, prendo l'impasto e creo le palline da cui poi verranno fuori le nostre belle pizze rotonde; da questo impasto ne escono all'incirca quattro o cinque, molto dipende da quanto grosse le fate. Una volta "strappate"dall'impasto le lavoro con le mani senza schiacciare ma solo per dargli una forma ovale e le poso su una teglia infarinata abbastanza separate una dall'altra considerato che lieviteranno ancora.
Le nostre future pizze

Ed ecco dopo un'altra ora di riposo le nostra pizze pronte per essere stese e cotte!! Usare il mattarello o stendere a mano?? meglio a mano per una questione non schiacciare troppo l'impasto e togliere aria facendo lievitare meno le pizze in forno...ma non venitemi a chiedere come fare una pizza perfettamente rotonda!! Lo ammetto...sono un disastro su questo ma le varie forme che escono sono pur divertenti =) l'importante è che la pallina sia stesa allo stesso spessore,possibilmente più sottile al centro e lasciando il bordo alto in modo che venga bello croccante fuori!
Il forno deve essere al massimo (il mio raggiunge i 220° e ventilato) e la teglia antiaderente (senza olio solo con una spolverata di farina) su cui sistemo la pizza viene  messa al penultimo livello del forno. Stendo quindi la prima pizza e metto solo pomodoro..io trovo ottima la polpa di pomodoro ma ci sono diverse scuole di pensiero sull'usare pelati, polpa o passata.
La pizza in forno

Inforno la pizza per un 7-9 minuti e solo dopo la tiro fuori ed aggiungo mozzarella e gli altri ingredienti  affinchè la mozzarella non assuma quel colorito brunastro e un gusto di bruciato; termino la cottura ancora per qualche minuto e la tiro fuori nel momento in cui la mozzarella è filante e il bordo ben dorato e croccante.

Che altro dire...come diceva una vecchia pubblicità...provare per credere! :)

Buona pizza a tutti!!







La crostata di frutta della zia Rosa.

Potevo non iniziare il mio nuovo blog se non con un dolce per festeggiare questo evento, magari con una bella torta fresca e adatta alla primavera?? e cosa di meglio della crostata di frutta??
Complici il compleanno di una mia prozia a cui ho preparato questa torta e al mio caro amico  Alberto  a cui ho promesso la ricetta della pasta frolla per poi sbizzarrirsi a sua volta, ecco  la ricetta della mia cara zia Rosa che era una grandissima cuoca di casa e  che da poco ci ha lasciati...la passione e gli insegnamenti che mi ha trasmesso resteranno sempre dentro di me e in ogni piatto che preparo!

Iniziamo la preparazione e gli ingredienti per la pasta frolla sono :

  • 500 grammi di farina 00
  • 150 grammi di zucchero a velo (non vanigliato)
  • 2 uova intere più un tuorlo
  • 150 grammi di burro
  • due cucchiaini di lievito per dolci
  • la scorza gratuggiata di un limone
Per la crema io non uso la crema pasticcera che è troppo pesante e così ho provato a fare una crema alla vaniglia giocando un pò sull'accostamento dei sapori e abbinamenti con la frutta...beh devo dire niente male!
Servono:
  • 2 tuorli
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di farina
  • 1/2 cucchiaio di fecola di patate
  • 250 ml di latte
  • una bacca di vaniglia
Per la decorazione della crostata:
  • frutta fresca a seconda della stagione (fragole, kiwi,melone, frutti di bosco..)
  • Gelatina per torte (se necessaria)
Come prima cosa inizio con la preparazione della pasta frolla, mettendo in una ciotola il burro freddo con lo zucchero e mescolandolo andando ad unire le uova uno ad uno; aggiungo la scorza gratuggiata del limone e infine incorporo la farina e il lievito precedentemente setacciati,impastando velocemente in modo che l'impasto non si scaldi. Una volta ottenuto l'impasto lo avvolgo nella carta trasparente da cucina e lo lascio riposare in frigo un 45 minuti. Passato questo tempo, prendo la pasta frolla e fodero una teglia che ho imburrato e infarinato.lasciando i bordi più alti e inforno a 160 gradi per 35 minuti coprendo solo il centro della torta con della carta da forno escludendo i bordi in modo tale resti più morbida e non faccia la crosta.
Una volta pronta la crostata la tolgo dal forno lasciandola raffreddare ed inizio a preparare la crema, riscaldando il latte con la bacca di vaniglia e nel frattempo in una ciotola mescolo i tuorli con lo zucchero,la farina e la fecola di patate che andrò a stemperare successivamente con il latte versato a filo. Metto la crema sul fuoco moderato e la porto ad ebollizione continuando a girarla per 5 minuti e che assuma la consistenza giusta; una volta pronta, la verso in una tazza e la lascio raffreddare. In questa torta non uso alcuna gelatina perchè non ho messo banane che diventano subito scure e poi la abbiamo subito spazzolata :)

Ed adesso sfogo alla fantasia!!! 
Dopo aver steso uniformemente la crema sulla crostata, divertitevi con la frutta a decorarla come vi pare e piace...la mia è questa qua!!! :)
  
La torta pronta per essere mangiata



Buon Appetito!!!!!




domenica 26 maggio 2013

E il blog ebbe inizio....

Una serata in compagnia dei migliori amici che si possa desiderare...i discorsi sulle nostre delizie culinarie preparate in settimana e quella strana proposta di creare un blog dove condividere la mia passione per la cucina..la solita battuta o qualcosa di realizzabile??? E con quale nome?? ovviamente il vecchio ed inimitabile "Pelo" che mi porto dietro dalla nascita, ormai un marchio di fabbrica! 

G.B. Shaw diceva: "Non c' è amore più sincero di quello del cibo" e forse davvero cucinare mi dona passione e regala emozioni uniche da trasmettere agli affetti più cari. 

Da buon genovese e uomo di mare vi dico...benvenuti a bordo... l'avventura di questa nave capitanata dal comandante-cuoco mezzo matto, che solcherà tra le onde tempestose dei sapori innovativi e troverà riparo nei porti sicuri delle cucine casalinghe, è appena iniziata...Buon viaggio!!

Marco.